Rame, Dino Angioletti e Uovo sono i cervelli principali dietro il progetto 'Pastaboys', uno dei progetti elettronici di danza più conosciuti a livello internazionale che usciranno dall'Italia negli ultimi anni
Uniti da una profonda passione per la musica di casa, ma soprattutto dal desiderio di usare la pista da ballo come un suono sperimentale (oltre all'intrattenimento), lavorando insieme dal 1995, spostandosi con fiducia dalla musica classica, all'anima, al blues e al jazz latino.
Per loro la "cultura del club" deve riscoprire (e aumentare) la vera essenza nera della casa, avvicinandosi alle radici di questa musica, strettamente legate al suono afroamericano.
Il jazz e l'anima come un'esperienza "spirituale" caratterizzano la "scrittura" dei set e delle produzioni deejay, capaci di attraversare il linguaggio più vivido della musica elettronica contemporanea.
È come se Pastaboys offrisse all'ascoltatore la possibilità, unica, di vivere un "viaggio attraverso il suono", che dalle origini dei suoni sentimentali e rari (ovviamente a Chicago), spazi fino a raggiungimento di versioni minime di techno (Detroit, ma anche tutti i Scena teutonica), la passione della melodia insieme al lato elettronico e tecnologico.
Tutta questa ricchezza sonora, questo desiderio esuberante di "azzerare" i confini, sempre più deboli, in stile, è la "figura" che caratterizza i loro disegni grafici.
servizio di : Massimiliano Esposito
